- copia
- copia1 /'kɔpja/ s.f. [dal lat. copia "abbondanza", der. di ops opis "facoltà, mezzi", col pref. co- ], lett.1. [grande quantità: c. di viveri ; gran c. di gente ] ▶◀ abbondanza, ammasso, (non com.) caterva, (lett.) copiosità, (lett.) dovizia, massa, moltitudine, mucchio, (lett.) profluvio, profusione, quantità, subisso. ◀▶ carenza, esiguità, insufficienza, penuria, pochezza, scarsezza, scarsità, [di cibo] carestia.2. (estens., non com.) [possibilità di fare qualcosa o di servirsi di una cosa a piacimento: fare c. di sé ; avere c. di fare qualcosa ] ▶◀ agio, comodità, facoltà. ◀▶ impossibilità, inaccessibilità, indisponibilità.copia2 s.f. [da copia1 intesa come "facoltà" di riprodurre].1. [risultato del trascrivere fedelmente un testo: c. di un documento ] ▶◀ trascrizione.2. [risultato del copiare un'opera d'arte originale: una c. della Gioconda ] ▶◀ imitazione, riproduzione. ‖ falso.3. (estens.) [persona che somiglia molto a un'altra: pare proprio la c. di suo padre ] ▶◀ alter ego, (scherz.) fotocopia, sosia.4.a. [risultato del riprodurre un originale mediante una macchina: c. ciclostilata, eliografica, fotostatica, xerografica ] ▶◀ duplicato, facsimile, riproduzione. ⇓ fotocopia.b. (tipogr.) [singola unità di prodotti di stampa quali giornali, libri e sim.: una tiratura di mille c. ] ▶◀ esemplare, [di periodici] numero.
Enciclopedia Italiana. 2013.